La località in cui vivono e operano si trova nello Stato di Minas Gerais, in un piccolo centro bonificato e fondato dai monaci cistercesia, a cui hanno dato il nome, di Claraval, in memoria di San Bernardo di Chiaravalle.

La missione è stata aperta sotto il generalato di Madre Antonietta  Gaeta (nativa di Sezze – Latina) la quale ha accompagnato le suore “pioniere” nella persona di Sr. Daniela Zaninello, Sr. Carmela Rostirolla e Sr, Bertilla Di Bari, insieme all’allora Economa Genarale Sr. Cecilia Guarise.

Arrivando  a  Claravale, un piccolo paese di circa 5000 abitanti, sono state  accolte  con tanto calore, affetto e stima, così come i brasiliano sanno fare.  Oltre all’accoglienza e l’approvazione per questa nuova realtà missionaria, grande appoggio, la Congregazione l’ha ricevuta dall’autorità religiosa nella persona del padre Abate don Carmelo Recchia che  unitamente alla Comunità monastica cistercecensi e alle autorità civili nella persona del Sindaco di Claraval hanno offerto fin da subito sostegno, aiuto e sprone nell’avvio di questa nuova realtà.

Il Brasile è stata la prima realtà missionaria oltre oceano che la famiglia cistercense di Anagni ha avviato, obbedendo al comando della Fondatrice: desidero che le mie figlie portino il Vangelo di Cristo fino ai confini della terra ( Ultimo Testamento).

Come tutti gli inizi non è stato facile, una lingua e cultura molto divera da quella italiana, ma la voglia di adedire a questo nuovo slancio missionario della Congregazione è stato più grande e ci ha portato a mettere salde radici, nella fede, nella speranza e nella carità, radici che si stannno permettento si essere ancora presente in questa terra e tra questa gente.

Inizialmente ci siamo concentrate ad osservare e conoscere,   conoscere  le varie realtá sociali , religiose , economiche e culturali di Claraval, cercando di avvicinare e di familiarizzare con la gente, con l’ambiente, con le famiglie. Da subito abbiamo toccato con mano i disagi, le percarietà ed anche la miseria e povertà, c´erono tanti problemi  economici, morali, famigliari, di sussistenza e di dignità; vedavamo la carenza delle risorse basilari per vivere, soprattutto un lavoro e uno stipendio stabile, che produceva incertezza e disperazione, qualche volta portando uomini e donne a entrare nel baratro dell’alcolismo, della prostituzione e della droga.

Costatando questa  situazione negativa abbiamo  sentito dentro  la necessità di provare a fare qualcosa, e così di comune accordo abbiamo deciso di costruire una Scuola Materna con l´aiuto della Casa Madre di Anagni e di tanti benefatori  italiani, uomini e donne di buona volontà che non ringrazieremo mai abbastanza.

È stata così costruita una scuola a cui è stato dato il nome di Crece  Irmã Claudia da Cruz per accogliere i tanti bambini che vivevono per strada, occupandoci della loro crescita física, della loro igene, del loro nutrimento, come pure della crescita umana e spirituale, volendo venire in aiuto a tanti genitori che così potevano essere sereni nel dedicarsi al lavoro per il sostentamento delle loro famiglie.

Ringraziamo Dio, perchè ancora oggi  la scuola accoglie circa 100 bambini, con l’ausilio della gestione del Comune di Claraval e di personale professionalmente preparato, di una religiosa fissa che collabora nell’attuare una educazione  globale pedagógica, psicologica, morale e religiosa. Attraverso i bambini si apre per noi un contatto concreto per dedicarci all’evangelizazione della famiglie.

 Oltre alla scuola  ci dedichiamo alle opere pastorali, con vari  ministeri: la catechesi dei bambini e degli adulti, la pastorale della salute e l’assisteza ai malati, l’animazione liturgia, i gruppi di ascolto e di riflessione nelle famiglie per spronare ad un contatto continuo con la Parola di Dio, l’educazione cristiana della gioventù unitamente alla pastorale vocazionale, la collabora con le realtà ecclesiali e con il monastero di Claraval.

Il nostro scopo qui in Brasile è quello di vivere il carisma che Madre Claudia ci ha trasmesso: amare Dio e  amare tutti, senza distinzioni, con particolare attenzione verso che è più bisognoso e carente. 

Abbiamo sentito la necessita  di dare  alle suore una preparazione professionale, sia nell’ambito della pedagogia e della psicologia, come anche nell’ambito teologico, per poter vivere meglio il servizio pastorale, spirituale e sociale verso la popolazione e le  comunità parrocchiali con cui collaboriamo sia a Claravale che in altre parti del Brasile, aderendo alla proposta di sacerdoti che ci invitamo a partecipare in alcuni periodi dell’anno alle Missioni popolari. Nell’ambito sociale a costante e assidua anche la costra collaborazione con gli assistenti  sociali del Comune di Claraval e  la partecipazione attiva al Consiglio Tutelare.

In questi due anni di pandemia, come tutti siamo state costrette ridurre le uscite e a rimanere in casa, ma questo ci ha permessi di approfondire la nostra conoscenza dei mezzi di cumunicazione digitale, per anunciato il Vangelo attraverso i social, e proporre momenti di peghiera in videochat, tramite i canali YouTube e facebook.

Oltre a  svogere le attivitá  educative e pastorali, ora che la morza pandemica si sta alleggerendo, svolgiamo missioni di evangelizzazione al popolo di Dio in parrocchie e territori rurali in cui vi è la mancanza di un sacerdote stabile, o dove il sacerdote di rado riesce ad andare.

Per il nostro sostentamento sperimentiamo la provvidenza di tanta brava gente di Franca, una città vicino Claraval, e produciamo noi stesse i “macheroni italiani” molto apprezzati da tutti, che vendiamo insieme ad altri lavori artigianali, come rosari, immaginette, ricami, pittura ed altro.