Ricevere l’abito del noviziato significa infatti mettersi in un cammino di conversione continua, il cui fine è rivestirsi di Cristo, e non solo delle stoffe diverse da quelle che abitualmente si indossavano. Il noviziato è ordinato a far si che le novizie prendano meglio coscienza della vocazione divina, quale è propria dell’istituto, ne sperimentino lo stile di vita, formino la mente e il cuore secondo il suo spirito e siano verificate la loro intenzione e la loro idoneità. Le Novizie, secondo il diritto canonico ((c. 652 § 2) saranno aiutate a coltivare le virtù umane e cristiane; introdotte in un più impegnativo cammino di perfezione mediante l’orazione e il rinnegamento di sé; guidate alla contemplazione del mistero della salvezza e alla lettura e meditazione della Sacra Scrittura; preparate a rendere culto a Dio nella Sacra Liturgia; formate alle esigenze della vita consacrata a Dio e ai fratelli in Cristo attraverso la pratica dei Consigli evangelici; informate infine all’indole e allo spirito, alle finalità e alla disciplina, alla storia e alla vita dell’Istituto ed educate all’amore verso la Chiesa e i suoi sacri Pastori. Le tre ragazze che hanno ricevuto l’abito della prova erano visibilmente emozionati per la celebrazione che si stava compiendo, e ora le aspettano due anni di Noviziato. Tutta la Congregazione le accompagna con la preghiera, perché, sull’esempio del Madre Claudia possano conformarsi in tutto a Gesù Cristo, amato al di sopra di ogni cosa, in una piena conformità alla sua Pasqua di morte e risurrezione.