nel mio intervento e degli altri amici coautori abbiamo avuto modo di parlare di verde e di quanto le nostre aree richiedano situazioni in diretta connessione tra loro. Parlare di verde attrezzato significa parlare di tutta una serie di strutture che direttamente ed indirettamente ospitano un numero congruo di specie vegetali tale da costituire una piccola comunità biologica in grado di portare degli apporti significativi alle diverse matrici ambientali.
Da ieri Anagni possiede una nuova area, verde, ricreativa in cui la comunità anagnina può soffermarsi per ammirare il paesaggio, contemplare il connubio tra le diverse specie botaniche nella loro coralità e arricchirsi di cultura all'interno di una dimora storica intrisa di importanti avvenimenti. Inutile dire e parlare di quanto questa realizzazione sia funzionale al benessere del paese anche come corridoio ecologico e inplementatore di benefici ecositemici. Le scelte fatte sono state volte a magnificare il processo di sostenibilità ambientale, cercando ad esempio anche di aumentare l'area verde con nuovo prato, evitando di ricadere su scelte che risultassero più attrattive ma poco green.
Il verde nei centri abitati, nelle sue diverse funzioni - ricreativa, sportiva, storica, stradale o persino cimiteriale - svolge un ruolo indispensabile per la salute umana e apporta innumerevoli benefici a livello economico (diretto e non). Il verde, da numerose ricerche condotte, è associato a maggiori e migliori aspettative di vita, con una diminuzione correlata delle malattie cardiovascolari, mentali e con un migliore funzionamento cognitivo nelle fasce protette (bambini ed anziani). Il tasso di mortalità tende ad avere delle correlazioni positive là dove gli spazi verdi tendono a diminuire. Non è un caso che tra le raccomandazioni dell’OMS ci sia quella dell’accesso universale agli spazi verdi.
Per questo motivo credo sia essenziale che all’interno di una visione di sviluppo “sostenibile” (che spero non sia soltanto a parole) sia necessaria per tutti gli ambiti urbani piccoli, medi e grandi una visione e concezione di crescita integrata tra il sociale, l’urbanistica e il settore ambientale. Questo nei fatti si traduce come studio e visione programmata a breve, medio e lungo termine della organizzazione della tessitura cittadina per la crescita collettiva della cittadinanza e luogo di benessere, contribuendo a migliorare la qualità della vità dei cittadini.
Articolo di Matteo Marcoccia